Castelbuono e le Madonie

Castelbuono

Incastonato come un gioiello nelle Madonie, a 423 metri sul livello del mare, il comune di Castelbuono offre uno scenario magico e senza tempo a tutti coloro che amano immergersi nella natura e nella storia.

La vallata nella quale sorge il comune era abitata fin dal neolitico e, nel corso del secoli, gli autoctoni sono entrati in contatto con i greci, i romani, gli arabi e i bizantini, riuscendo a creare, all’interno del territorio, un originale sincretismo tra queste culture dalle quali hanno assorbito gli aspetti migliori.

Castelbuono affonda le sue radici agli inizi del 1300, quando Francesco I dei Ventimiglia, signore della Contea di Geraci e membro di una delle famiglie più importanti della nobiltà siciliana, legata a filo doppio con Federico II di Svevia, commissiona la costruzione di un castello sul poggio dominante l’antico casale di Ypsigro.

La costruzione del castello favorisce la crescita demografica della comunità a tal punto che quando, un secolo dopo, Giovanni I di Ventimiglia vi si trasferisce, Castelbuono è diventato il centro più importante e prestigioso tra tutti i possedimenti della famiglia.

Non appena ci si inoltra nella valle dalla caratteristica forma ondulata, sia che si provenga dal mare attraverso il passo di Malpertugio sia da Isnello, non si può far a meno di vedere il maniero, posto all’estremità settentrionale della collina, e percepire il suo legame indissolubile con il paesaggio. Con un sol colpo d’occhio si abbraccia la corona di monti sui quali sorgono i paesi di Pollina, San Mauro Castelverde, Geraci ed Isnello, uno scenario naturale molto suggestivo e vario che presenta boschi, corsi d’acqua, zone coltivate e case sparse.

Nel corso del ‘500, il comune assume un ruolo sempre più importante nel disegno politico ed economico dei Ventimiglia. Il centro esce dai suoi originari confini e si espande la trama urbana con la costruzione di fontane, chiese e conventi soprattutto legati a Sant’Anna, la patrona di Castelbuono, il cui culto risale alla metà del 1400 quando Giovanni I di Ventimiglia porta la sacra Reliquia del teschio della Santa, donatagli dal Duca di Lorena. Una cappella sfarzosa seicentesca dedicata alla Santa è presenta anche all’interno del castello ed è impreziosita da magnifici stucchi di Giuseppe e Giacomo Serpotta.

Castelbuono non ha mai perso, nel corso dei secoli, il legame con la spiritualità, infatti, sono attive molte congregazioni religiose sia maschili che femminili che partecipano alle importanti manifestazioni religiose che si svolgono durante l’anno, come la processione in onore della Patrona dal 17 al 27 luglio. L’intero territorio è segnato da numerosi monasteri, eremi e chiese, spesso suggestivamente isolate sulle montagne, ma raggiungibili da tutti coloro che vogliono godere dell’atmosfera magica che si respira così vicini alle nuvole.

Castello dei Ventimiglia

Via Sant’Anna

Chiesa Maria SS. Assunta e Polittico

Il Parco delle Madonie

Per gli amanti della natura, il territorio offre l’occasione di immergersi nel Parco delle Madonie che racchiude incontaminati paesaggi naturali, tra colline coltivate a vigneti, uliveti, mandorleti e monti innevati durante i mesi più freddi. Dalle cime più elevate del Parco si vede il tratto costiero, le isole Eolie e, quando il cielo è limpido, si può persino ammirare l’Etna. È possibile svolgere diverse attività all’area aperta, per godere degli splendidi scorci e rinsaldare il legame con la natura.

Le Madonie sono la casa di numerose specie vegetali: ulivi secolari, sugheri, castagni, frassini da manna, querce a roverella e nuclei da agrifoglio di Piano Pomo. Il manto boschivo presenta numerosissime specie endemiche tra le quali l’Abies Nebrodensis che risale al periodo delle grandi glaciazioni, Genista cupanii e i Fiori delle Madonie, testimonianza di un patrimonio vegetale straordinario e unico al mondo. Le Madonie ospitano il maggior numero di specie di mammiferi presenti nella regione, il 70% degli uccelli e il 60% circa degli invertebrati dell’isola. Tra queste ne annoveriamo molte protette, come la volpe rossa, il daino, i cinghiale, le farfalle diurne, la lepre italica e il riccio europeo occidentale.

L’amore per la propria terra ha permesso agli abitanti di Castelbuono di dare vita a prodotti enogastronomici e realtà produttive artigianali conosciuti in tutto il mondo, come Fiasconaro. La lista è lunga e accontenta tutti coloro che desiderano fare un viaggio dei sensi tra olio, vini, conserve, marmellate, paté, salumi, formaggi, prodotti da forno, spezie, passate di pomodoro, pasta secca e fresca, pistacchi, cioccolato, funghi, sughi, lumache, manna, pane e dolci.

Le Madonie e il comune di Castelbuono sono un territorio tutto da scoprire, ricco di bellezza, serenità e meraviglie naturali.

Parco delle Madonie

Veduta di Castelbuono

Casa di riposo Ypsigro

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